Analisi prima novella della terza giornata del Decameron

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Analisi prima novella della terza giornata del Decameron

Analisi prima novella della terza giornata del Decameron

In questo articolo trovate l’ analisi prima novella della terza giornata del Decameron, nota anche come la novella di Masetto da Lamporecchio.
Il tema della prima novella della terza giornata del Decameron è quello dell’uso dell’ingegno e dell’intelligenza per conquistare ciò che si desidera, per raggiungere i propri obiettivi. La prima novella della terza giornata è narrata da Filostrato.
Ecco un breve sintesi della trama della novella:
Un giorno il contadino Masetto incontrò un uomo di nome Nuto, che fino a quel momento aveva lavorato in un convento come ortolano ma, non contento della paga ed esasperato dalle continue richieste delle monache, era tornato a Lamporecchio. A Masetto incominciarono a venire fantasie maliziose riguardanti le monache e per esaudire questi suoi desideri decise di andare a lavorare nel convento; temendo però di non essere accettato perché giovane e di bell’aspetto si finse sordomuto. Grazie a questo stratagemma riuscì ad ottenere il lavoro, in quanto le monache si erano rassicurate nel sentire che Masetto non avrebbe potuto importunarle in nessun modo. Man mano che passavano i giorni, le monache cominciarono a stuzzicarlo e a prenderlo in giro. Un giorno due monache gli si avvicinarono ed una confessò all’altra di aver fatto pensieri peccaminosi e che aveva sentito dire che non c’è dolcezza più grande al mondo di quella che la donna prova quando giace con un uomo; aggiunse poi che aveva deciso di provare se ciò fosse vero con Masetto da Laporecchio, che essendo muto non avrebbe potuto parlarne con nessuno. La seconda monaca molto dubbiosa si preoccupava della loro verginità promessa a Dio, ma alla fine riuscì a convincerla. Le due misero a punto un piano: alle tre del pomeriggio, quando le altre monache riposavano, sarebbero andate dall’ortolano e l’avrebbero portato in una capanna. Mentre una giaceva con Masetto l’altra avrebbe fatto da guardia. Le monache misero in atto il piano senza problemi e conclusero che era davvero la cosa più dolce del mondo e in seguito ripeterono la cosa più volte. Le altre monache si accorsero di ciò che stava accadendo e man mano divennero tutte le amanti di Masetto. Un giorno la badessa, che non si era accorta di nulla trovò Masetto addormentato sotto un albero. Il vento gli aveva tolto i vestiti di dosso lasciandolo del tutto scoperto. La badessa vedendolo, provò un grande un grande desiderio, così lo svegliò e lo portò nella sua camera, dove lo tenne per molti giorni. Il giovane, stanco della situazione disse alla badessa come stavano le cose e confessò di non riuscire a soddisfare tutte le monache; la donna rimase sbalordita, così Masetto le disse divenne mutò a causa di un incidente e che quella era la prima volta che parlava da quel giorno. La badessa, per paura che Masetto potesse screditare il convento non lo lasciò partire e diffuse la voce che, grazie alle numerose preghiere delle monache, l’ortolano aveva riacquistato la voce. Nel convento nacquero molti bambini, ma la situazione fi gestita con molta discrezione, in modo che nessuno venisse a saperlo. Masetto da Lamporecchio passò la sua vita nel convento e quando fu ormai vecchio e ricco se ne tornò a casa. Continuiamo  l’ analisi prima novella della terza giornata del Decameron con la relazione con la giornata a cui appartiene: nelle prime righe Filostrato presenta e anticipa il tema della novella. La giornata tratta dell’ingegno impiegato dai protagonisti per raggiungere gli obiettivi. In questo caso il narratore lo affianca al tema dell’uguaglianza degli esseri umani di fronte ai bisogni naturali come ad esempio i desideri di ordine sessuale. Vi è dunque una declinazione amorosa tendenzialmente univoca dell’ingegno. La narrazione tendenzialmente è tendente al comico, per quanto concerne il linguaggio e l’uso delle metafore, poi la novella procede con uno svolgimento che la avvicina ai modelli borghesi per quanto riguarda l’uso dell’ingegno e la crescita socioeconomica raggiunta alla fine da Masetto.
Per concludere analisi prima novella della terza giornata del Decameron vediamo alcune caratteristiche fondamentali. Una delle caratteristiche fondamentali della novella è strettamente legata all’uso di metafore a sfondo sessuale e dunque al linguaggio. La metafora principale e forse la più significativa è quella dell’ortolano che, come dice Nuto all’inizio della novella, deve sottostare sempre alle insostenibili richieste delle monache, che pare abbiano il diavolo in corpo. Da notare anche l’evidente contrapposizione tra i due personaggi, dato che le ragioni che spingono Nuto a lasciare il convento sono le stesse che invece portano Masetto al desiderio di farsi accogliere. Per quanto riguarda il tempo della novella possiamo dividerla in tre momenti principali: nella prima che va dall’inizio della storia fino all’entrata in convento è presente una velocità caratterizzata dalla prontezza di reagire di Masetto per raggiungere il proprio obiettivo. La seconda fase, meno dinamica, è quella dell’incontro con le monache, mentre la terza è la più lenta e copre l’ampio arco temporale della vita di Masetto nel convento con il ruolo di castaldo.

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3 Risposte a “Analisi prima novella della terza giornata del Decameron”

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