Analisi e riassunto capitolo 1 Promessi Sposi

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Analisi e riassunto capitolo 1 Promessi Sposi

Analisi e riassunto capitolo 1 Promessi Sposi

Il romanzo di Alessandro Manzoni si apre con una delle frasi più conosciute e citate nei secoli recenti “Quel ramo di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti,…” ed è così che tengo ad iniziare questo articolo ” Analisi e riassunto capitolo 1 Promessi Sposi “.

Analisi 

Il primo capitolo dei Promessi Sposi mostra, sin dalle prime righe, attraverso l’ambientazione geografica, la presenza di un narratore onnisciente, che vede e osserva la scena dall’alto. Il narratore si presenta però distaccato dalla scena, la sintassi e la spiegazione più che esaustiva della disposizione geografica permettono un elevato equilibrio descrittivo e rappresentativo.
Nell’opera di Alessandro Manzoni si denotano quindi singolari elementi quali la tendenza popolaresca e il distacco dalla scena che riportano a Romanticismo e Classicismo, 1700 e 1800, dunque un connubio prodotto proprio da Manzoni.

Dopo la descrizione dell’ambientazione geografica troviamo quella storica tramite la trascrizione delle gride e la presentazione dei bravi. La notazione storica va individuata da subito nelle note linguistiche delle gride. Il linguaggio ampolloso del 1600 viene trascritto in corsivo, mentre in tondo troviamo il giudizio derisorio del narratore

L’utilizzo da parte di Manzoni del doppio registro linguistico ha funzioni diverse all’interno dei promessi sposi e sarà presente in più capitoli.
Alcuni importanti elementi storici da notare sono:

  • messa in evidenza, attraverso la citazione dei documenti del tempo, dell’inefficacia del governo spagnolo
  • viene esposta la rappresentazione dei rapporti di forza della società secentesca
  • le descrizioni del modo di portare i capelli e i baffi senza dimenticare gli abiti sono quelli delle stampe dell’epoca
  • i personaggi si comportano secondo abitudini e dinamiche proprie dell’epoca in cui vivono

Tutti gli elementi sopracitati riportano alla prospettiva storico-realistica che sta alla base del romanzo di Alessandro Manzoni.

Don Abbondio

Nel personaggio di Don Abbondio, Manzoni coglie e espone uno dei vizi propri della natura umana, la tendenza all’egoismo e all’opportunismo.
Nel romanzo Manzoni espone la sua concezione della natura, una concezione pessimistica e fortemente influenzata dalla formazione sensistica e gianseistica.

Solo con l’autorepressione e la sublimazione l’uomo può controllare le pulsioni e gli istinti che lo portano da sempre a soddisfare passioni e presunte esigenze. Il carattere e la situazione storica nel complesso, con tutte le sue sfaccettature portano dunque don Abbondio alla complicità del più forte attraverso un compromesso. Nei giudizi del narratore è possibile notare il tono ironico, ma a volte, a anche un certo grado di comprensione e di pietà.

Perpetua

Chiudiamo questo articolo Analisi e riassunto capitolo 1 Promessi Sposi con Perpetua. Perpetua è invece un personaggio rappresentato con vivacità realistica e popolaresca, il suo linguaggio è ad ogni occasione diretto e espressivo. Per rappresentare il personaggio Manzoni utilizza la tipologia della commedia, attribuendole però qualità intraprendenza e saggezza popolaresca. Secondo alcuni critici Perpetua rappresenta il personaggio contrapposto a don Abbondio, per altri la sua coscienza dotata di una spiccata capacità di discernimento, non propria del suo padrone.

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