La cortina di ferro in Europa
Dal 17 luglio al 2 agosto 1945 i tre alleati di Jalta si rividero alle porte di Berlino (a Potsdam). Nel frattempo era nato un clima di diffidenza reciproca tra USA, Gran Bretagna, Francia e URSS. L’Armata rossa aveva ottenuto grossi successi militari e politici rispetto a quanto avevano immaginato e sperato gli alleati occidentali.
Gli angloamericani ritenevano che solo la bomba atomica avrebbe potuto arrestare un possibile attacco sovietico. Senza un nemico comune contro cui combattere per gli interessi politici i comunisti sovietici e le democrazie occidentali incominciarono a fronteggiarsi in modo rischioso.
A Potsdam si decise l’annessione all’URSS delle tre Repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia e Lituania) e il passaggio di tutti i territori tedeschi orientali (oltre i fiumi Oder e Neisse) alla Polonia (che fu costretta a cedere all’URSS le sue province orientali. L’Unione Sovietica dominava di fatto sette stati: la Cecoslovacchia, una parte della Polonia, l’Ungheria, la Romania, la Jugoslavia, l’Albania e la Bulgaria.
Nel marzo 1946 Winston Churchill in una conferenza tenutasi negli USA disse che sull’Europa stava calando una “cortina di ferro”, una copertura, una protezione militare dietro alla quale si stava rafforzando l’Unione Sovietica.
Qui di seguito trovate un passaggio del discorso di Churchill pronunciato in un’università americana e una breve parte sulla cortina di ferro in Europa:
“Gli Stati Uniti si trovano oggi all’apice della potenza. Questa supremazia comporta però una terribile responsabilità per il futuro. Oggi non dovete avere solo la sensazione di aver compiuto un dovere, ma anche la preoccupazione di mostrarvi all’altezza del risultato ottenuto. I nostri due paesi si trovano di fronte a un compito evidente e ineludibile. Rifiutarlo, ignorarlo o evitarlo ci esporrà a grandi rimproveri nel futuro. E’ necessario che i popoli di lingua inglese incentrino la loro condotta di pace con la stessa perseveranza, tenacia e chiarezza che li hanno sorretti durante la guerra. Noi dobbiamo mostrarci-e io credo che lo faremo- all’altezza di questo compito (…). Da Stettino,sul Baltico, a Trieste, sull’Adriatico, una cortina di ferro è calata attraverso il continente.Dietro questa linea si trovano tutte le capitali degli antichi Stati dell’Europa centrale e orientale: Varsavia,Berlino,Praga,Budapest,Belgrado,Bucarest e Sofia. Tutte queste illustri città e i popoli che le circondano si trovano in quella che devo definire la sfera sovietica, e tutte sono soggette a un crescente controllo da parte di Mosca”.
La situazione politica appariva così: